venerdì 9 maggio 2014

AMARCORD: conosciamo Gabriel Miraglia

Gabriel Miraglia
Marca in festa
Bentrovati amici e amiche del blog!! Ripartiamo con la “nueva temporada” intervistando Gabriel Miraglia, il portiere della Marca Futsal, squadra di serie A che ha vinto lo scudetto lo scorso giugno. Classe 1987, nato a Rio de Janeiro è in forza da ben otto anni nella squadra di Castelfranco Veneto.
Oi Gabriel, iniziamo con una pergunta impegnata.. 
Che pensi della situazione che sta vivendo il popolo brasiliano dove migliaia di manifestanti sono scesi in strada quest’estate anche a Rio la tua città?
"È sempre bello vedere qualcuno che "lotta" per i propri diritti. Sono fiero dei miei compaesani che con le proteste pacifiche, hanno dimostrato di essere un popolo politicamente cosciente".
Come ci si sente ad essere il portiere di calcio a 5 numero uno in Italia?
"Ti ringrazio, ma il numero uno in Italia per me è Stefano Mammarella. Gioco nella squadra che ha vinto lo scudetto due volte e che è arrivata in finale per ben quattro anni di fila; direi che anche io sono sulla strada giusta. Magari fra un paio d'anni potrai ripetermi la domanda e ti risponderò in maniera diversa".
La partita e il momento più emozionante della tua carriera calcistica?
"Nonostante la mia "giovane" età sono stato fortunato di aver già vissuto grandi momenti nella mia carriera. Potrei citare i tre più importanti: la Finale Europeo under 21 contro i padroni di casa della Russia, la Final Four di Uefa Cup a Leida Barcellona e l'ultima finale scudetto a giugno contro la Luparense".
A chi hai dedicato il secondo scudetto della Marca?
"Sicuramente alla mia ragazza. Abbiamo avuto un'annata difficilissima in casa Marca. Ci sono stati diversi
intoppi e problemi di tutti i colori. Non sono crollato davanti a tutte queste barriere grazie a lei che mi ha sempre sostenuto e mi ha sempre dato le forze necessarie per andare avanti".
Progetti per il futuro?
"Seguire il flusso della mia carriera senza fare grandi cambiamenti. Bisogna essere ambiziosi, ma bisogna anche saper riconoscere quando le cose stanno andando bene".
Che pensi della situazione del futsal in Italia?
"Questo è un discorso di molte parole. Credo che l'italia abbia tutti i pezzi per montare il puzzle del calcio a 5 ideale. Ci vuole però un po' di pazienza e intelligenza per riuscire a portarlo a termine".
Cosa avevate voi in più di tutti gli altri?
"Sicuramente la forza e l’esperienza del gruppo hanno fatto la differenza. Siamo “venuti fuori” nel momento giusto della stagione. Tutti ci davano per spacciati. Quando abbiamo capito che le cose in campionato non stavano andando bene, ci siamo subito concentrati sui playoff. Lì per fortuna è stato tutto un altro discorso".

Complimenti Gabriel!! Due scudetti a 26 anni non sono male… e complimenti anche per il tuo italiano praticamente perfetto!! Boa sorte…obrigada !!


Maria Paola Alvisi