Gabriel Miraglia |
Marca in festa |
Bentrovati amici e amiche del blog!! Ripartiamo con la
“nueva temporada” intervistando Gabriel Miraglia, il portiere della Marca
Futsal, squadra di serie A che ha vinto lo scudetto lo scorso giugno. Classe
1987, nato a Rio de Janeiro è in forza da ben otto anni nella squadra di
Castelfranco Veneto.
Oi Gabriel, iniziamo con una pergunta impegnata..
Che pensi della situazione che sta vivendo il popolo
brasiliano dove migliaia di manifestanti sono scesi in strada quest’estate
anche a Rio la tua città?
"È sempre bello vedere qualcuno che "lotta"
per i propri diritti. Sono fiero dei miei compaesani che con le proteste
pacifiche, hanno dimostrato di essere un popolo politicamente cosciente".
Come ci si sente ad essere il portiere di calcio a 5 numero
uno in Italia?
"Ti ringrazio, ma il numero uno in Italia per me è
Stefano Mammarella. Gioco nella squadra che ha vinto lo scudetto due volte e
che è arrivata in finale per ben quattro anni di fila; direi che anche io sono
sulla strada giusta. Magari fra un paio d'anni potrai ripetermi la domanda e ti
risponderò in maniera diversa".
La partita e il momento più emozionante della tua carriera
calcistica?
"Nonostante la mia "giovane" età sono stato
fortunato di aver già vissuto grandi momenti nella mia carriera. Potrei citare
i tre più importanti: la Finale Europeo under 21 contro i padroni di casa della
Russia, la Final Four di Uefa Cup a Leida Barcellona e l'ultima finale scudetto
a giugno contro la Luparense".
A chi hai dedicato il secondo scudetto della Marca?
"Sicuramente alla mia ragazza. Abbiamo avuto un'annata
difficilissima in casa Marca. Ci sono stati diversi
intoppi e problemi di tutti i colori. Non sono crollato
davanti a tutte queste barriere grazie a lei che mi ha sempre sostenuto e mi ha
sempre dato le forze necessarie per andare avanti".
Progetti per il futuro?
"Seguire il flusso della mia carriera senza fare grandi
cambiamenti. Bisogna essere ambiziosi, ma bisogna anche saper riconoscere
quando le cose stanno andando bene".
Che pensi della situazione del futsal in Italia?
"Questo è un discorso di molte parole. Credo che
l'italia abbia tutti i pezzi per montare il puzzle del calcio a 5 ideale. Ci
vuole però un po' di pazienza e intelligenza per riuscire a portarlo a
termine".
Cosa avevate voi in più di tutti gli altri?
"Sicuramente la forza e l’esperienza del gruppo hanno
fatto la differenza. Siamo “venuti fuori” nel momento giusto della stagione.
Tutti ci davano per spacciati. Quando abbiamo capito che le cose in campionato
non stavano andando bene, ci siamo subito concentrati sui playoff. Lì per
fortuna è stato tutto un altro discorso".
Complimenti Gabriel!! Due scudetti a 26 anni non sono male…
e complimenti anche per il tuo italiano praticamente perfetto!! Boa
sorte…obrigada !!
Maria Paola Alvisi
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