mercoledì 23 aprile 2014

AMARCORD: conosciamo Felipe Follador

Felipe Follador
Auguri di buon anno a tutti i fruitori del blog 5iomla...

Iniziamo il 2014 intervistando nientedimeno che…un campione d’Italia,
un giocatore che ha esordito con la Nazionale Italiana di Menichelli nel 2013 e che ora gioca nella Luparense: Felipe Follador! Classe 1988, brasiliano naturalizzato italiano, nonostante la giovanissima età milita nei campionati italiani da quasi una decina d’anni.

Sei da poche settimane un giocatore della Luparense, che pensi della tua avventura brillante alla Marca conclusa da poco ed ora cosa ti aspetti da questa nuova squadra?
"Purtroppo per alcuni problemi la Marca ha deciso di cambiare il suo progetto, ma credo che la mia avventura con la Marca sia stata quasi perfetta. Ho giocato due anni con la Marca e ho vinto due scudetti, ho perso una finale di Coppa Italia e una Supercoppa, difficile pensare che poteva andare meglio di così questa avventura. Con la Luparense spero di fare lo stesso o anzi meglio di quello che ho già ottenuto con la Marca. Abbiamo un gruppo forte, con giocatori di qualità, giocatori che hanno vinto tanto ma che hanno ancora voglia di fare sempre meglio. Proveremo a vincere tutto questo anno pur sapendo che sarà difficilissimo".

Hai iniziato a giocare con la nazionale italiana quest'estate, come è stata questa esperienza? Ti aspettavi la chiamata di Menichelli?
"Sinceramente aspettavo da un po’ la chiamata, dopo i play off che ho fatto con la Marca e avendo vinto lo scudetto aspettavo una opportunità per dimostrare le mie qualità anche con la nazionale. Poi l’esperienza è bellissima, una gioia molto grande, dimostra che il lavoro che stai facendo è quello giusto".

Cosa pensi quest'anno del campionato di serie A con sole dieci squadre?
"Penso che disputare un campionato con sole dieci squadre sia un brutto segno per il movimento perché significa che meno persone credono a questo sport. Sportivamente parlando è un campionato più difficile, le squadre sono molto più equilibrate. Non ci sono le squadre che sai che pure se giochi male puoi vincere e ogni passo falso che si fa è sempre più difficile da recuperare. Un esempio è il Pescara che ha costruito una squadra per vincere lo scudetto e in questo girone di andata è ultima in classifica".

Quale è stata la partita e il momento più emozionante della tua carriera come giocatore?
"Tutti i campionati che ho vinto hanno un valore speciale e un'emozione diversa, ma credo che il momento che mi ha segnato di più sia stata la finale persa dell’Europeo 2008 under 21. Siamo stati molto vicini a vincere colpendo un palo a 19 secondi dalla fine del secondo tempo e poi abbiamo perso ai supplementari colpendo un'altra volta il palo a pochi secondi della fine".

Sei nato a Curitiba nello stato del Paranà… quando sei in Italia cosa ti manca del tuo Brasile e cosa pensi della situazione del tuo paese a pochi mesi dalle polemiche popolari per i troppi soldi spesi per il mondiale di calcio?
"Quello che mi manca di più sicuramente è la mia famiglia e i miei amici. Da come la vedo io le polemiche non sono solo per i soldi spesi per il mondiale, sono per tutti i problemi che ci sono in Brasile - soldi rubati dai politici, le frodi dappertutto, poche risorse investite nell’educazione e nella salute e molti altri -  purtroppo le polemiche popolari sono quasi del tutto finite e non è cambiato praticamente nulla".

Speriamo bene per tutto!! Boa sorte e ti seguiremo…Grazie Lipe!


Maria Paola Alvisi

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